22 ottobre 2016

Dentino e i suoi amici #1: l'inizio dell'avventura

(età 4-8 anni)

Era una bella giornata di sole quella in cui l’uovo si schiuse piano piano. Il grandissimo dinosauro aspettava da giorni, e quando sentì il crack tanto atteso si riempì di gioia.
Poco dopo, un musetto simpatico fece capolino dal guscio rotto, con due piccoli dentini aguzzi e tutto il resto della bocca sdentato.
La mamma lo guardò emozionata: “Ti chiamerò Dentino” gli disse con amore.

"Ti chiamerò Dentino!"

Con il passare dei giorni Dentino cresceva robusto e bello, da solo con la sua mamma perchè il papà era partito per un lungo viaggio e non aveva altri parenti.
In quel posto era l’unico esemplare della sua specie: il temutissimo Tirannosauro, il re dei dinosauri! 
Poco distante dalla sua grotta erano nati altri due cuccioli di dinosauro, molto diversi da lui: avevano un buffo cornettino sul naso, e una specie di grande ventaglio che gli circondava la testa. Ogni volta che Dentino si avvicinava per conoscerli, loro scappavano terrorizzati gridando: “Aiuto! Scappiamo! Si salvi chi può!”  
Dentino ci rimaneva ogni volta malissimo.
“Forse pensano che io non sia molto simpatico”, si disse Dentino fra sé un giorno. E così decise di avvicinarsi all’improvviso ai due piccoli dinosauri e di far loro un simpatico scherzetto.
“Questo dovrebbe convincerli che sono simpatico!”, pensò. E mentre saltava fuori da dietro una roccia urlò “BUUUU!” con quanto fiato aveva in gola. 
Purtroppo l’idea non si rivelò molto buona. Infatti i due piccoli dinosauri scapparono a gambe levate non appena Dentino saltò in mezzo a loro, terrorizzati.
“Forse non mi vogliono perchè pensano che io non sia abbastanza bravo a correre”, pensò ancora Dentino.
E così decise di dimostrare ai piccoli dinosauri che invece era molto veloce, e gli corse dietro più veloce che potè non appena li vide giocare in lontananza.
Ma purtroppo anche questa idea non ebbe molto successo. I due fratelli erano così spaventati che iniziarono a chiamare aiuto, e arrivò la loro mamma a fermare la corsa di Dentino, mettendosi fra lui e i cuccioli.

Dentino non riusciva proprio a capire perché non lo facessero giocare con loro. Era così triste che non aveva voglia nemmeno di fare le sue passeggiate con la mamma Dentona.
“Cosa ti succede, Dentino? Perché sei così triste in questi giorni?”, le chiese lei.
Dentino le raccontò dei cuccioli di dinosauro che non volevano giocare: “Mamma, perché nessuno vuole giocare con me? Ogni volta che mi avvicino ai cuccioli, loro scappano”

"Non vogliono mai giocare con me…"

La mamma allora lo leccò sulla testa e disse dolcemente:
“Tesoro, la verità è che loro hanno paura di te. Tu sei un T-Rex, il più feroce e pericoloso fra i dinosauri. Ogni volta che corri verso di loro, pensano che vuoi attaccarli. Ogni volta che fai degli scherzi, loro pensano che vuoi aggredirli. E’ per questo che ti temono e scappano: hanno paura che tu li voglia mangiare, perché noi siamo dinosauri carnivori e mangiamo la carne di altri animali!”
Dentino aveva capito, e trovò una soluzione: parlare con loro e spiegare che aveva solo voglia di giocare insieme.
Ma come fare, se appena provava ad avvicinarsi, loro fuggivano a gambe levate dalla mamma?

Un pomeriggio Dentino ebbe una grande fortuna: un piccolo dinosauro con le ali stava volando basso in cielo, quando andò a sbattere contro un ramo e cadde frastornato. Dentino gli corse in contro e lo bloccò sul terreno mettendogli una zampa sulle ali.
“Stai tranquillo, non voglio farti del male. Voglio solo che tu mi faccia un favore, te la senti?” disse Dentino a quello pteranodonte.
Chiese all’uccello di volare fino ai suoi vicini di grotta e di riferire loro un messaggio.
“D’accordo” rispose l’uccello. “Io dirò che tu vuoi soltanto giocare insieme a loro. Ma in cambio… voglio giocare anche io con voi!” concluse il cucciolo alato.
E così il piccolo dinosauro volante, che si chiamava Donte, riferì il messaggio.
Il giorno dopo, quando Dentino provò ancora ad avvicinarsi, uno dei due dinosauri con le corna sulla testa gli disse: “Ciao. Io mi chiamo Trixi e sono un cucciolo di triceratopo. Lui si chiama Cornetto ed è mio fratello. Hai detto che non ci mangerai, vero?”
Dentino mostrò i due dentini aguzzi e giurò che mai nessuno dei suoi denti avrebbe toccato alcuno di loro, ridendo di gioia. Non poteva credere alle sue orecchie: aveva finalmente degli amici!

Da quel giorno una nuova vita lo aspettava, e Dentino era finalmente felice.


Fiaba e testi: Rachele

Disegni: Gabriella Divittorio

(Liberamente ispirato da "La valle incantata")

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