(età 4-8 anni)
Uno di quei giorni, i quattro amici decisero di andare a fare una gita al Fiume Azzurro.
Uno di quei giorni, i quattro amici decisero di andare a fare una gita al Fiume Azzurro.
Non
sapete che cos’è il Fiume Azzurro?
Non
tanto distante dal posto dove abitavano, c’era una grande vallata circondata da
rocce rosse, chiamata la Valle Misteriosa.
Questa
valle era proibita a tutti i piccoli dinosauri perché era molto pericolosa. Ma
prima di arrivare alla Valle Misteriosa c’era un ruscello che scorreva fra
insenature e cespugli pieni di fiori.
I
due fratelli triceratopi erano erbivori,
che vuol dire che si nutrivano di foglie, frutta ed erba, e a differenza di
Dentino e Donte che erano carnivori,
non vedevano l’ora di assaggiare tutto quel bendidio.
Così
s’incamminarono tutti e quattro di buon mattino, e prima di pranzo erano
arrivati al ruscello.
La
camminata gli aveva fatto venire fame, e i dinosauri erbivori mangiarono a
crepapelle: foglie tenerissime, fiori profumati ed erbetta fresca.
Invece
Dentino e Donte li guardavano con lo stomaco che brontolava sempre di più dalla
fame.
“Ma
come si fa a mangiare quella roba?” si chiedevano affamati. “E’ difficile anche
solo masticarla!”
E’
vero: per Dentino e Donte era impossibile masticare l’erba, perché solo gli
erbivori hanno i denti adatti: devono essere grossi e piatti per triturarla e
sminuzzarla per benino.
Invece
Donte aveva il becco, e Dentino dei denti aguzzi che non avrebbero potuto
masticare nemmeno una margherita.
Così
andarono a fare due passi lungo il ruscello, e notarono che nell’acqua si
muoveva qualcosa di grosso e veloce.
Ma
quelli erano pesci!
Dentino
aveva sentito parlare dei pesci ma non li aveva mai assaggiati; per curiosità decise di
provare a catturarne uno.
Tenne
le zampe posteriori fuori dall’acqua e si sporse sul ruscello, e quando vide
passare sotto di sé un pesce luccicante, lo attaccò con le sue zampette
anteriori, e i suoi artigli ZAC! lo infilzarono in men che non si dica.
Dentino
era orgogliosissimo della sua caccia, e assaggiò il primo pesce della sua vita.
Era BUONISSIMO, e l’aveva catturato tutto da solo!
Era
tanto buono che ne mangiò tanti altri finchè si sentì finalmente sazio. Donte
invece era abituato al pesce, che era uno dei suoi cibi preferiti.
Quando
furono stanchi di mangiare e giocare, decisero che era arrivata l’ora di tornare alle
grotte.
Lungo
la strada cantavano tutti e quattro allegramente, quando sentirono dei passi pesanti
dietro di loro (Tumpf….Tumpf… Tumpf…),
e videro un’ombra che si avvicinava sempre di più veloce, minacciosa: era un
Velociraptor.
I
cuccioli iniziarono a correre a perdifiato: mamma che paura! erano spaventosissimi!
"Presto Dentino, per di qua!"
"Corri Trixi! Nascondiamoci là!"
"Vola Donte, tu puoi salvarti!" gridavano i cuccioli.
Avevano
sentito parlare di questi dinosauri dagli artigli terribili, ma non ne avevano
mai visto uno in pelle ed ossa. E così grosso poi!
I
quattro amici correvano più veloci che potevano, ma il velociraptor era più
rapido di tutti, e Tumpf….Tumpf… Tumpf…
li raggiunse in quattro balzi prima che potessero scappare.
Dentino
si fermò con aria coraggiosa e affrontò il nemico:
“Io
sono un T-Rex, e un tirannosauro non scappa mai di fronte a nessuno!” gridò
pieno di collera verso l’affamato avversario.
“Ah!ah!ah!”
rise quello prendendolo in giro. “Figuriamoci se mi spavento per un moccioso
come te! Anche se sei un tirannosauro ti posso schiacciare con una sola
zampata” e provò a tirar su la zampa per pestarlo.
Ma
Dentino era più veloce, e riuscì a schivare la pedata.
Anzi,
appena il velociraptor posò la zampaccia per terra, lui ci saltò sopra e gli
fece un gran male, dandogli pure un morso sugli artigli con i suoi dentini aguzzi.
Trixi,
Donte e Cornetto si erano nascosti dietro a delle grosse pietre e non osavano
fiatare per la paura.
Ma
gli sforzi di Dentino servirono a poco: il velociraptor era più affamato e
arrabbiato di prima.
Buttò
a terra Dentino con una lesta zampata, e stava quasi per mangiarselo quando…
Quando
a Dentino venne un’idea:
“Aspetta!”
gli gridò.
Il
velociraptor, stupito, si fermò.
“Ho
una proposta da farti, ma tu devi promettere di non mangiarci”
Quello
rise ancora più forte, ma incuriosito chiese: “Sentiamo, quale sarebbe questa
proposta?”
Dentino
rispose “Ho scoperto un posto dove ci sono dei grossissimi pesci. Se hai fame,
lì potrai trovare cibo in abbondanza e facile da catturare. Se invece mangi me,
dopo dovrai vedertela con la mia mamma che non te la farà mica passare liscia”
La
bestia si fermò: Dentino aveva ragione.
Mangiare
un cucciolo di T-Rex era molto facile, ma poi i suoi genitori lo avrebbero
cercato per vendicarsi. Inoltre il pesce era un cibo molto prelibato e
nutriente…
Così
decise di accettare il patto. "Affare fatto, l'idea non è tanto male anche se viene da un moscerino come te!" e promise di lasciarli salvi. In cambio Dentino gli spiegò
come raggiungere il Fiume Azzurro.
“Bada
però: se scoprirò che mi hai imbrogliato, tornerò a cercarti e allora non sarò
più tanto comprensivo!” ringhiò il predatore prima di andarsene.
“E
adesso che facciamo?” bisbigliarono gli altre tre dinosauri uscendo dai loro
nascondigli.
“C’è
solo una soluzione: SCAPPIAMO!” propose Dentino, e tutti e tre si misero a
correre verso casa, fra i cespugli e l’erba alta, e non si fermarono nemmeno
per voltarsi indietro.
Donte
invece volava sbattendo le sue alucce veloce veloce.
Erano
quasi arrivati, quando sentirono dietro di loro i passi che conoscevano bene.
Tumpf….Tumpf… Tumpf…
“Eccovi
qui”, disse il predatore, “avevate fretta di andarvene?”
I
piccoli si strinsero uno vicino all’altro e lo guardarono spaventati.
“Vi
ho cercato solo per ringraziarvi, amici! Mi avete fatto scoprire un posto
speciale, e ogni volta che avrò voglia di pesce andrò lì. E
adesso manterrò la mia promessa: andate, siete salvi”
Il
velociraptor saltò via e sparì dalla loro vista.
I
quattro amici non riuscirono a dire una parola per la paura: l’avevano scampata
bella!
Quella
sera Dentino raccontò alla mamma tutto quello che era successo.
Lei
gli rispose: “Adesso Dentino hai imparato la lezione sulla tua pelle. Non è
sicuro andare da soli nei posti sconosciuti: potreste incontrare dinosauri carnivori
golosi di cuccioli, e se vi trovano da soli vi potrebbero mangiare in un solo
boccone! E’ per questo che non dovete mai avventurarvi da soli fuori dal nostro
giardino. Te lo ricorderai per la prossima volta?”
E
dopo queste parole, Dentino, rasserenato, si addormentò felice e stanco, al
sicuro fra le zampone della mamma.
Fiaba e testi: Rachele
Disegni: Stefano Pan
Disegni: Stefano Pan
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