C'era una volta un trenino tutto rosso che lavorava in una piccola ferrovia fra la pianura e la montagna.
Ogni giorno portava tante persone su in montagna facendo una grande salita, e poi le riportava a casa quando arrivava la sera.
Era molto contento del lavoro che faceva perché sapeva che senza di lui tante persone non sarebbero riuscite a raggiungere la cima della montagna.
Il trenino in stazione è diretto sulle montagne |
Si stava avvicinando l'inverno, e il trenino fece presente al capo stazione che in montagna faceva già un bel freschino.
"Quando arrivo in montagna, tutto sudato per la salita, prendo sempre freddo. Potete fare qualcosa per aiutarmi a non ammalarmi?"
Ma il capo stazione gli rispondeva che lui era un treno, e che doveva abituarsi allo sbalzo di temperatura. E che comunque non c'era niente da fare contro il freddo.
Così dopo pochi giorni al trenino venne un grosso raffreddore, e con il camino tutto congestionato non riusciva a sbuffare il fumo fuori dalla locomotiva, e faceva tanta fatica a salire in cima alla montagna.
Il trenino è tanto raffreddato |
Una fredda mattina di inverno, allora, decise di non lavorare più.
"Basta, io faccio sciopero!" disse il trenino colorato.
Le persone che erano in stazione erano veramente disperate, e cercarono di convincerlo a partire ugualmente.
"Per piacere!" diceva Camilla, una simpatica ragazza, "Devo raccogliere la neve per farmi una bella granita con la menta!"
Ma non servì a niente.
"Ti prego!" diceva Iury, un ragazzo sportivo, "Devo andare a sciare per allenarmi per la gara!"
Ma nulla.
"Per favore!" diceva il fattore Giuliano, "Devo portare il fieno alle mie mucche in montagna!"
Ma anche questo non servì a niente.
Le mucche di Giuliano aspettano il fieno |
Finchè una signora si avvicinò alla locomotiva e parlò con il trenino.
"Tutti ti dicono quali sono le loro esigenze, ma nessuno chiede a te quali sono le tue. Perché scioperi, caro trenino? Cosa ti manca? Cosa ti serve?"
Il trenino era finalmente ascoltato, e rispose alla signora gentile:
"Ogni volta che salgo in montagna, dove fa più freddo, prendo un bel raffreddore. Sono tanto stanco di ammalarmi e nessuno fa niente per aiutarmi. Ora sono proprio stanco… etciù!"
La signora ci pensò su un secondo e poi disse:
"Se è solo questo il problema, io ho la soluzione giusta per te! Dammi qualche minuto"
E si allontanò.
Dopo circa una mezz'ora la signora tornò con un grosso pacchetto in mano.
"Ecco, è per te, l'ho appena fatto! Spero che ti piaccia!"
E tirò fuori dal pacchetto una lunghissima sciarpa rossa a righe bianche, e un caldissimo cappello rosso con un enorme pon pon bianco.
Ecco il cappello e la sciarpa preparati dalla signora per il trenino |
Il trenino non credeva ai propri occhi.
"Su, provali! Guardiamo se ti stanno bene" disse la signora.
La sciarpa e il berretto calzavano alla perfezione.
Il trenino era così felice di avere una vera sciarpa e un vero berretto tutti per sé che fischiò a lungo per la gioia.
"Tuuuuuuu! Tuuuuuuuu! Tutti in carrozza!" esclamò il trenino con gioia.
E tutte le persone che erano in stazione si girarono a guardarlo, e fecero un grande applauso mentre lui sbuffava fumo bianco dalla piccola ciminiera e indossava un cappello e una sciarpa lunghissima.
Il trenino con sciarpa e berretto ora è felice |
E così tutto tornò alla normalità, e Camilla poté bere la sua granita, Giuliano poté dare il fieno alle sue mucche e Iury poté andare a sciare per allenarsi.
E la signora che aveva fatto la sciarpa?
Oh, lei salì al suo posto, sul treno, e strinse a sé una grossa scatola di biscotti fatti da lei.
Doveva portarli al suo nipotino che la aspettava a braccia aperte su in montagna, e che era tanto raffreddato.
Assieme ad un berrettino e una sciarpa nuova tutti per lui, perché quando fa freddo sono la cosa migliore per non ammalarsi.
Parola di trenino!
Fiaba e testo: Rachele
Disegni: Dede